Consapevole verità

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Jean Paul Vanoli: Simboli della legge dell’ Ammiragliato.

Nelle leggi degli stati alcune idee di quella legge sono state inserite ma modificate.

Comunque vogliamo fare comprendere a coloro che ne parlano sempre, specie i “guru” dell’ autodeterminazione, che per capire il vero senso delle cose,  occorre “intendere e volere” i simboli che quella legge indica.

Il “mare” è l’energia dell’ InFinito amor incondizionato, caratteristica intrinseca dell’ InFinito stesso, che manifesta tutto ciò che osserviamo attorno e dentro di noi.

Un  punto di osservazione dell’ InFinito,  ovvero l’Io Sono, decide di incarnarsi e fare l’esperienza terrestre, e quindi sceglie la famiglia nella quale nascere che lo richiama all’ esistenza terrestre.

Egli è l’essere disperso in mare, dell’energia, che una volta concepito diviene “mozzo” della “nave/madre" con il nominativo del padre e dovrà prendere possesso in futuro della sua propria “nave” (il corpo fisico che va formandosi e che nascerà) e diventa piano piano il futuro comandante della sua “nave” con un proprio Nome e Cognome che i genitori gli danno, ma ancora senza avere la possibilità del comando, perché “incapace di intendere e volere” in quanto ancora “mozzo”.

Però siccome non è in grado di comprendere e volere, quindi ancora in uno stato di “incapacità ad intendere e volere”, egli è obbligato ad affidarsi al “Nostromo”, la madre ed al padre per il governo e la direzione della “nave/madre”, e dell’equipaggio che sono i suoi genitori, intanto la nave madre ed il suo mozzo o futuro comandante Nome e Cognome, si attrezza ed abbellisce per poter navigare nel mare terrestre al meglio suo possibile con l’aiuto del nostromo, la madre. 

Ad un certo punto deve scendere dalla nave, uscire dall’acqua/mare, il liquido amniotico, ed iniziare a prendere possesso in futuro quale per ora “mozzo”, della propria nave, e  per farlo, deve attraccare con la nave della madre, nominata con il nome di famiglia del maschio/padre, in un posto/porto (sulla Terra) e quindi nasce e viene alla luce, sempre al seguito del Nostromo, esce dalla nave madre e con il seguito del suo equipaggio i genitori,  entra quindi nel sistema umano (il popolo dello stato ove approda/nasce, ovvero arriva sulla Terra ferma), stato che se ne prende carico come amministrazione, con il consenso inconsapevole, perché anch’essi “incapaci di intendere e volere”, ma comunque firmato dai suoi genitori e lo accettano,  quando l’impiegato dell’anagrafe consegna loro il “certificato” di creazione del suo “passaporto”, che è la FINZIONE PERSONA GIURIDICA, con il nominativo di COGNOME e NOME e quindi con il numero proprio di COD FISCALE della FINZIONE PERSONA GIURIDICA.

Lo stato come amministratore conferma con l’Art.  6 del C.C. italiano, che il titolare comandante della “nave” il corpo fisico, si chiama Nome e Cognome e sta scritto nell’articolo che NON è possibile fare cambiamenti, che deve imparare ad uscire dal suo stato di “incapace di intendere e volere”, apprendendo quale “mozzo” della sua propria nave, come fare per diventare autosufficiente, cioè comandante, ed agire anche GIURIDICAMENTE, quale capitano della propria nave appena capirà come e cosa fare, con la propria personalità di Nome e Cognome. 

È ovvio che invece quel passaporto, la FINZIONE, è inTitolato a colui che ne fa uso, cioè la Persona fisica, Nome e Cognome,  nominativo che è garantito dallo stato italiano con l’Art 6 del CC., per cui Nome e Cognome è il beneficiario (in parte) di quel passaporto. Egli avendo una propria personalità riconosciuta anche un ambito internazionale con tanto di Diritti umani, può agire anche in senso Giuridico.

Ma ricordiamo che invece la FINZIONE PERSONA GIURIDICA è amministrata dallo stato, finché la Persona fisica Nome e Cognome, si accorge del suo stato di amministrato/schiavo ed inizia ad intendere e volere amministrare da se stesso la FINZIONE, sottraendola quindi allo stato e rivendicando gli asset sottostanti ad essa, comunicando per iscritto allo stato, la sua rivendicazione per mezzo del suo trust italiano od estero e
ichiedendo ed ottenendo la modifica anche alla italiana  AdE (il luogo dei morti, ove sono iscritti tutti coloro che sono “incapaci di intendere e volere”) ovvero all’AGENZIA delle ENTRATE SpA, il cambiamento di “status”, in modo che sia registrato e modificato anche in quell’ anagrafe fiscale, egli stesso, come Nome e Cognome quale amministratore unico della FINZIONE e quindi solo a quel punto potrà richiedere gli asset finanziari sottostanti ad essa.

E quindi solo a quel punto lo stato si “metterà al servizio” di Nome e Cognome che amministra da solo la FINZIONE PERSONA GIURIDICA, cioè del capitano che comanda ed amministra finalmente la propria nave, da consapevole e quindi capace di intendere e volere, con tutti i suoi beni sottratti all’ amministrazione dello stato/AdE SpA. con i documenti del proprio Trust estero od italiano.
By Jean Paul Vanoli 

 

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